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La storia del Rifugio Vincenzo Sebastiani

VINCENZO SEBASTIANI

Il rifugio Vincenzo Sebastiani al Colletto di Pezza ha una storia travagliata: progetti, nascite, rinascite.
La prima proposta venne avanzata in un’assemblea della sezione CAI di Roma il 18 maggio 1913, dove si propose la costruzione di un rifugio che facilitasse l’escursione sul Monte Velino. Nel 1914 si riparlò in concreto del rifugio quando i soci Gallina e Sebastiani, incaricati da un’apposita commissione, identificarono in un sopralluogo una posizione adatta vicino al Colle del Bicchero, crocevia di tre diversi sentieri. La grave situazione internazionale, le ostilità nell’estate del 1914 e il terremoto della Marsica nel gennaio 1915 portarono ad un’arresto della vita della sezione. La guerra coinvolse tutti i singoli soci: l’Ing. Vincenzo Sebastiani si distinse nelle azioni al fronte che gli procurarono due medaglie d’argento. Nel 1919 E. Sebastiani, padre del caduto V. Sebastiani, con una generosa donazione riportò l’attenzione sul progetto, che nel frattempo aveva subito dei cambiamenti della posizione per via del difficile accesso nei mesi invernali. La nuova commissione propose il Colletto di Pezza come sito idoneo per la nuova costruzione il 24 giugno 1921. Il 22 ottobre 1922 alla presenza del sindaco di Ovindoli, dei consiglieri, di trenta soci di Roma ebbe luogo l’inaugurazione del rifugio.
Delibera assemblea rifugio Vincenzo Sebastiani anno 1913

“DELIBERA ASSEMBLEA”

13 Maggio 1913

IL RIFUGIO OGGI

I rifugi di montagna sono luoghi preziosi e rari, solidi e fragili. È bello scoprirli, visitarli, viverli, ma anche proteggerli e rispettarli. Sono presenze vive che raccontano di persone che hanno reso possibile, oggi, la nostra presenza lì.
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