STORIA
INAUGURATO NEL 1922, RISTRUTTURATO E AMPLIATO NEL 2022
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Nel rifugio è possibile pranzare, cenare, fare colazione e merenda. Le nuove camerate ospitano 20 persone.
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I rifugi sono oggi una meta per tanti escursionisti, luoghi in cui mangiare un piatto caldo e dormire in caso di escursione di più giorni. Sono inoltre importanti presidi per la sicurezza: non dimenticate di informare i gestori sulla meta della vostra escursione e ricordate di comunicare eventuali cambi di programma e di orario!
IL RIFUGIO OGGI
La Cooperativa Equo Rifugio nasce nel 2001 come progetto di gestione per il Rifugio Vincenzo Sebastiani. Provenivamo dall’Alpinismo Giovanile ed avevamo passato gli anni dal 1997 al 2000 a custodire il Rifugio su invito e per conto della sezione di Roma del CAI, in attesa dei lavori di ampliamento e della riapertura ufficiale. Al momento di lasciare il Rifugio, al termine dei lavori realizzati nell’estate 2000, ci rendemmo conto che quegli anni di aperture estive e di weekend invernali nella tormenta ci avevano ormai legato al Rifugio in modo profondo: custodiva oramai lui stesso una parte importante delle nostre vite.
Ecco quindi l’idea della Cooperativa Equo Rifugio, non tutti d’accordo sul nome, ma uniti nella sostanza. Ci fa piacere ricordare i membri della Cooperativa di allora: Francesco De Vincenti, Giacomina di Salvo, Chiara Marchetto, Fabio Bistoncini, Alessandro Saggioro, Eleonora Saggioro.
Naturalmente tra il gruppo di allora e il gruppo di oggi tante persone sono passate e hanno dato il loro contributo, difficile ricordarle tutte. Ognuno a suo modo ha messo a servizio il proprio entusiasmo e, in qualche modo, il proprio sapere. Un grazie va comunque a tutti loro. E naturalmente a tutti coloro che sono presenti oggi.
100 anni di storia
Il rifugio Vincenzo Sebastiani al Colletto di Pezza ha una storia travagliata: progetti, nascite, rinascite. La prima proposta venne avanzata in un’assemblea della sezione CAI di Roma il 18 maggio 1913, dove si propose la costruzione di un rifugio che facilitasse l’escursione sul Monte Velino. Nel 1914 si riparlò in concreto del rifugio quando i soci Gallina e Sebastiani, incaricati da un’apposita commissione, identificarono in un sopralluogo una posizione adatta vicino al Colle del Bicchero, crocevia di tre diversi sentieri.
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